Una rilevazione effettuata presso tutti i Consigli dell’Ordine da parte dell’Ufficio Studi del CNF ha accertato che ben il 92% degli avvocati iscritti nell’elenco degli avvocati stabiliti sia di nazionalità italiana.Ll’82% ha conseguito il titolo in Spagna; il 4% in Romania.
Tra questi l’83% ha conseguito il titolo in Spagna e il 4% in Romania. In numeri assoluti, su un totale di avvocati stabiliti pari a 3759, 3452 sono di nazionalità italiana”.
In data 11 febbraio presso la Corte di Giustizia Ue è prevista l’udienza sui rinvii pregiudiziali sollevati dal Consiglio Nazionale Forense.
Il ricorso alla Corte Ue ha l’obiettivo di definire se tali pratiche costituiscano “abuso del diritto” alla luce dei principi del Trattato Ue.
Il CNF ha precisato che “iIl fenomeno della via “spagnola e della via “romena” per l’accesso alla professione forense, eludendo l’esame di abilitazione nazionale, ora hanno una chiara quantificazione, poco rassicurante.