Con ordinanza n.27223 del 15/09/2022, la VI sezione civile della Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto avverso la decisione del Tribunale di Sassari, con il quale un privato contestava l’illegittima installazione di un impianto di videosorveglianza che, a suo dire, inquadrava la sua proprietà.
La Suprema Corte, nel rigettare il gravame per inammissibilità dei motivi, essenzialmente concernenti il merito della vicenda e non questioni di legittimità, ha comunque ribadito la corretta dei principi applicati dal Tribunale in ordine alla correttezza del trattamento, soprattutto in relazione alla finalità (contrasto e dissuasione di atti illeciti) ed alla mancanza di prova in ordine alla interferenza della sfera privata e quindi al lamentato pregiudizio sofferto dal ricorrente.
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