Le aziende oggi cosa chiedono ai loro legali interni?
In un periodo di crisi come quello che abbiamo affrontato negli ultimi 4/5 anni ai legali interni e’ stato chiesto un grosso sforzo di ottimizzazione dell’utilizzo delle risporse interne in modo da contenere i costi ed ottimizzare l’assistenza al business. Come conseguenza si sono dovuti selezionare legali interni con maggioni competenze che possano affrontare le problematiche quotidiane del Business senza dover far ricorso ai legali esterni se non in caso di particolari necessita’.
Il contenimento costi per le attività legali è diventato un tema importante?
Certamente si’, ma sempre con l’obiettivo di non diminuire il livello qualitativo e quantitativo dell’assistenza al Business. Di qui i tentativi di “esternalizzare” le attivita’ legali a minor valore aggiunto verso studi o professionisti “Low cost” in modo da gestire internamente le attivita’ piu’ ricche di contenuti e piu’ critiche per l’azienda, da una parte e dall’altra il ricorso ai migliori professionisti sul mercato per le questioni di piu’ alta complessita’ o di maggiore novita’.
Il ruolo del legale d’azienda si sta evolvendo? Quali gli elementi di novità rispetto al passato?
Gli elementi di novita’ risiedono soprattutto nel coinvolgimento sembre piu’ profondo nelle strategie di Businesse quindi nella necessita’ di avere, oltre ad una eccellente preparazione giuridica, anche una sempre migliore comprensione delle dinamiche del Business. Questo rimane uno degli elementi che caratterizzano di piu’ il lavoro dei Giuristi d’impresa, che operando, dall’interno dell’azienda, possono con maggiore efficacia calare i propri pareri e i propri interventi nella realta’ concreta in cui operano i loro clienti.
Altra novita’ e’ la sempre maggiore internazionalizzazione delle aziende italiane che comporta la richiesta di giuristi d’impresa sempre piu’ in grado di operare a livello internazionale.
Come sono cambiati i rapporti tra la direzione legale e le law firm esterne in questi anni?
I rapporti con le Law Firm sono stati caratterizzati da una maggiore collaborazione e flessibilita’ da parte degli studi esterni sia nella modulazione dei servizi offerti che nella relativa modulazione dei costi, tenendo presente le esigenze del Cliente.
Che cosa chiedono i legali d’azienda alle law firm che collaborano con loro?
Flessibilita’ e velocita’ adeguate alle esigenze del Business. Minore formalismo rispetto al passato e un rapporto piu’ diretto con il Cliente/Giurista d’impresa.
Le elevate specializzazioni dei giuristi d’impresa in che modo incidono nei rapporti con gli avvocati esterni?
Si tratta come sempre di una collaborazione tra professionisti interni ed esterni che si completano con le proprie specializzazioni. C’e’ sempre meno la tendenza a delegare all’esterno intere attivita’ mentre si cerca all’esterno quel completamanto della propria esperienza che non puo’essere maturato in un ambiente troppo omogeneo come quello aziendale.
Che tipo di organizzazione interna utilizzano gli uffici legali delle PMI e delle grandi aziende?
Direi che le PMI non hanno un vero e proprio ufficio legale interno, ma piuttosto a volte solo una persona con competenze giuridiche che pero’ viene impegata su piu’ fronti, ricoprendo un po’ il ruolo del medico di base verso i propri pazienti. In questo caso l’utilizzo dei legali esterni e’ piu’ ampio e piu’ critico per l’azienda.
Mentre nelle grandi aziende l’ufficio legale si struttura per specialzzazioni sia di Business che giuridiche, creando vere e proprie aree specialistiche nei settori che sono di maggiore interesse per il Business aziendale. Qui gli studi legali esterni sono dei partners dei Giuristi d’impresa che sono i primi fruitori di tali servizi.
I General Counsel delle aziende quali strumenti posso utilizzare per migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’ufficio?
L’adozione di nuovi strumenti per rendere piu’ efficace l’attivita’ dei legali interni e’ gia’ in atto da tempo nelle multinazionali: si utilizzano sempre di piu’ strumenti informatici che consentono di negoziare a distanza sia via telefono che via video e che riescono a standardizzare la contrattualistaica come anche ad ottenere l’archiviazione immediata dei pareri e dei contratti. Ci sono nuovi tools che rendono piu’ immediato l’ingaggio dell’ufficio legale da parte delle forze di vendita o di Business in generale. La collaborazione tra legali interni anche a distanza e sempre piu’ incoraggiata e facilitata.
La tecnologia ha migliorato alcuni aspetti della professione legale ed i rapporti tra professionisti?
Non so se li abbia migliorati ma certamente li ha cambiati! Oramai i tempi di reazione alla richiesta di parere o comunque di intervento sono ridotti all’osso e i professionisti esterni non hanno piu’ lo spazio che avevano anche solo 15 anni fa per predisporre il proprio parere o il proprio intervento. Inoltre anche nel contenzioso si assiste alla creazione di reparti interni sdi specialisti del contenzioso che non fanno solo da passacarte nei confronti dei legali esterni ma che intervergono direttamente non solo nella strategia di difesa ma anche durante il giudizio, collaborando proficuamente con i colleghi esterni che li rappresentano in corte.
Le grandi aziende italiane e le multinazionali hanno già in atto processi di adozione di nuovi modelli per la gestione dei servizi legali?
I nuovi modelli di gestione dei servizi legali vanno di pari passo con l’evoluzione delle attivita’ aziendali. Il legale non puo’ stare fermo mentre l’azienda evolve ma deve evolvere con essa per offrirle il servizio piu’ adatto alle nuove sfide che essa affronta. Da qui l’attenzione alla qualita’ e alla focalizzazione sui servizi piu’ critici per la fase che sta affrontando l’impresa.