La C.N.I.L. (Commissione nazionale dell’informatica e delle libertà) ha emesso un provvedimento sanzionatorio nei confronti di Amazon France Logistique, contestando l’illegittimità del monitoraggio dei dipendenti attraversi sistemi informatici utilizzati nello svolgimento delle mansioni.
La società aveva assegnato a ciascun dipendente uno scanner necessario a registrare l’esecuzione dei compiti assegnati. Tale strumento è in grado, tra l’altro, di registrare i tempi di inattività maggiori di 10 minuti, il tempo che intercorrente tra l’ingresso e la prima scansione effettuata dal dipendente, tempistiche di preparazione ed invio degli ordini, il tempo intercorso tra le scansioni. Questa informazioni vengono utilizzate per valutare la produttività di ciascun dipendente e conservati per 31 giorni.
Il provvedimento sanzionatorio trova la sua motivazione in diversi profili di illegittimità:
– eccessiva durata del periodo di conservazione;
– l’ingiustificata intrusività degli indicatori dei tempi registrazione delle scansioni troppo rapide, di interruzione maggiore di dieci minuti, di segnalazione delle interruzioni per un periodo tra uno e dieci minuti;
– l’inosservanza dell’obbligo informativo ai lavoratori.
Gli organi di stampa hanno dato conto della replica di Amazon, la quale ha dichiarato che “l’uso di sistemi di gestione del magazzino è una pratica comune nel settore: sono necessari garantire la sicurezza, la qualità e l’efficienza delle operazioni e assicurare il tracciamento delle scorte e l’elaborazione dei pacchi in tempo e in conformità con le aspettative dei clienti”
Qui il testo integrale della decisione