Lo afferma il Garante Privacy con il provvedimento n. 140 del 7 marzo 2024, il quale conferma che l’accesso alla corrispondenza elettronica su un account aziendale individualizzato (nomedeldipendente@nomeazienda.xx) configura un’operazione che consente di conoscere alcune informazioni personali relative all’interessato. Il Garante ha censurato la condotta del datore il quale “invece che limitarsi al mantenimento degli account assegnati ai reclamanti, contestualmente …